Un po’ di Street photography, o reportage di viaggio, nella splendida capitale scozzese.
Durante un breve viaggio in Scozia nella splendida città di Edimburgo, ho messo da parte i miei generi fotografici preferiti e per la prima volta mi sono dedicato alla street photography, cercando di catturare attraverso le immagini in bianco e nero qualche scorcio di vita quotidiana nella vivace città scozzese. Questa volta ho deciso di viaggiare leggero lasciando a casa il pesante corredo reflex. Sono partito accompagnato solo dalla Leica M9 e tre obiettivi: il 35mm Summicron ASPH, il 50mm Summilx pre-ASPH e il Voigtlander Heliar 12mm, il tutto trasportato in una comoda borsa a tracolla.
La street photography è un genere molto particolare dove il fotografo cerca di cogliere l’essenza delle persone immerse nel paesaggio urbano, immortalando un gesto particolare, un’espressione o un breve momento. Crea un contatto quasi intimo con i propri soggetti ed entra per un attimo nelle loro vite. Il più delle volte lo scatto è improvvisato: qualcuno cammina verso di noi, il tempo di puntare la fotocamera ed è già sparito.
Bisogna agire velocemente lavorando spesso in iperfocale e con tempi di scatto già impostati. Per questo motivo ad alcuni difetti come un orizzonte storto o una sovra/sotto esposizione non è dato molto peso ma diventa più importante il contenuto dell’immagine e l’unicità del momento. Leggere sfocature, tagli insoliti, grana e altre imperfezioni il più delle volte donano vitalità alla fotografia.
Per una buona riuscita nella street photography è fondamentale essere vicini al soggetto in modo da isolarlo con efficacia dai numerosi elementi che fanno parte del contesto urbano, immergendosi nella scena senza farsi notare. E’ necessario trovare il giusto compromesso fra discrezione e spregiudicatezza, sempre senza infastidire le persone. Arrivare in un luogo e iniziare a scattare a caso non è una buona soluzione. Per prima cosa bisogna allenare l’occhio a osservare gli elementi della scena e i vari protagonisti, scegliendo quelli più interessanti. Inoltre più passa il tempo più il fotografo diventa invisibile agli occhi dei passanti, scomparendo nel contesto.
Avere un’attrezzatura piccola e maneggevole aiuta a passare inosservati. Le dimensioni di una grossa reflex con un obiettivo luminoso danno subito nell’occhio e allarmano le persone. Una mirrorless o una fotocamera a telemetro è perfetta per questo tipo di fotografia. Si può comodamente tenere al collo o in una tasca del giubbotto, sempre accesa e pronta all’uso. Per questa occasione ho usato solo Leica M9 e devo dire che non ho sentito per nulla la mancanza della pesante Canon 5D mark 3.
Le lenti per telemetro hanno il grande pregio di essere piccolissime, contribuendo in maniera decisiva a ridurre l’ingombro dell’attrezzatura. Solitamente chi si dedica alla street photography preferisce usare obiettivi grandangolari che vanno dai 24mm fino ai 50mm. Questo range di focali permette di includere il soggetto nell’immagine all’interno di un’inquadratura più ampia, senza puntarlo direttamente. La street photography deve il suo grande successo grazie alla facilità di trovare praticamente ovunque soggetti interessanti e al fatto che per poterla praticare non servono particolari attrezzature. Anche con un moderno smartphone infatti è possibile ottenere immagini di grande impatto. Una grande svolta è arrivata dal mondo delle fotocamere mirrorless che, proprio grazie alle loro caratteristiche trovano un ambiente ideale in questo tipo di fotografia.
Alla fine qualunque sia il mezzo, conta solo che il fotografo sia in sintonia con la propria attrezzatura, che la conosca a fondo e sia in grado di modificare le impostazioni molto velocemente. In caso contrario trasmetterà insicurezza causando una reazione negativa nel soggetto che porterà irrimediabilmente a perdere l’attimo.
Un diverso approccio può essere quello di interagire col soggetto, socializzare prima di scattare per tranquillizzare le persone. Spiegare i nostri progetti e il perché vogliamo fotografare è un buon metodo per non passare come dei semplici intrusi. Chiedere il permesso prima di scattare però fa perdere la spontaneità snaturando l’essenza della street photography, anche se in alcuni casi porta ad ottimi risultati.
Per superare l’iniziale timidezza che questo tipo di fotografia comporta è bene allenarsi in luoghi affollati mescolandosi fra i turisti. Tutte le capitali europee come Londra, Parigi o Roma sono ottime palestre. Edimburgo è molto fotogenica e offre innumerevoli opportunità fotografiche. La Old Town è ricca di storia e di università, frequentata da moltissimi giovani e personaggi di ogni tipo. Qui le occasioni non mancano di certo!
Spesso chi pratica street photography e reportage urbano preferisce lavorare in bianco e nero per evitare le distrazioni del colore e focalizzare tutta l’attenzione sul soggetto. Un bianco e nero molto contrastato aumenta la drammaticità della scena mentre uno più morbido valorizza i ritratti. Ho elaborato le immagini partendo dai RAW della Leica M9 regolati con Adobe Camera Raw e convertiti con il plug-in DxO Film pack 3. Sono molto curioso di provare il set di filtri Silver Efex Pro che, stando ai feedback sul web, è il miglior plug-in per trasformare le immagini in bianco e nero.
Non tutte le persone sono contente di essere fotografate né tanto meno che il loro volto appaia sul web. Finché si tratta di fotografare la gente per strada nessuna legge lo vieta, ma i problemi arrivano quando si pubblicano dei ritratti. E’ necessario avere la liberatoria del soggetto per non passare guai giudiziari e per i minori serve la firma di entrambi i genitori. Per quanto riguarda la legge sul diritto d’autore e la street photogaphy c’è da tenere conto dell’articolo 96 che recita:
Il ritratto di una persona non può essere esposto, riprodotto o messo in commercio senza il consenso di questa, salve le disposizioni dell’articolo seguente.
Il successivo articolo 97 però sancisce che il consenso non occorre nei seguenti casi:
1.se il ritrattato è un personaggio famoso o un “uomo pubblico” (non importa dove fotografati); 2. se l’immagine serve a magistratura o polizia (foto segnaletica, ma non solo); 3.se la pubblicazione è fatta a scopi scientifici, didattici o culturali; 4.se la pubblicazione è collegata a fatti di interesse pubblico (dovunque verificatisi); 5. o se la pubblicazione è collegata a fatti anche non di interesse pubblico, ma svoltisi in pubblico.
Salvo che le fotografie non siano dei primi piani, i punti 4 e 5 dell’articolo 97 della legge sul diritto d’autore rappresentano una valida scappatoia per la pubblicazione delle immagini in quanto la strada è considerata luogo pubblico.
E’ la prima volta che mi dedico alla street photography e ho passando tre giorni fotografando sconosciuti per strada. Immortalare persone e momenti che ai miei occhi possono sembrare interessanti è molto divertente e quando viaggio nelle grandi città lo considero una valida alternativa alla fotografia di natura. All’inizio può essere piuttosto scoraggiante per la paura di essere messi in discussione dalle persone, anche se in realtà non si fa nulla d’illegale, ma con un po’ di esperienza voglio guadagnare più fiducia in me stesso migliorando il modo di approcciare i soggetti da fotografare.
Grazie Andrea! Io intendo la fotografia principalmente come metodo per rilassarmi e divertirmi. Ognuno può avere le sue idee e non si discute. Non mi piace etichettare la fotografia in compartimenti stagni, mi piace avere la mentalità aperta! Poi se altri non la pensano come me non è un problema, basta evitare le crociate
Ho letto questa discussione oggi, nel 2017… io per fotografia di strada intendo andare in giro per le città e scattare foto di vita quotidiana. Percui la vedo come te Alessio, a me le tue foto piacciono. 😉
Dei complimenti me ne faccio un bel fritto. Sai perché ho abilitato i commenti? Perché ricevo molte richieste via mail di consigli su posti che ho visitato e appena ho un attimo di tempo li metto sotto forma di commenti nelle varie pagine del sito, informazioni che possono risultare utili a eventuali visitatori. Dato che non mi conosci minimamente
“… il fatto è che se qualcuno scrive complimenti in un sito … allora “l’autore” è felice e contento … ma se qualcuno scrive una critica … allora l’autore delle immagini si “ombra” e non ammette ciò che è sotto l’evidenza di tutti … poi, preferisce chiudere il discorso perché non è in grado di sostenerlo … qualifica bene la persona …”
non permetterti più di sparare sentenze a vanvera.
Purtroppo ultimamente ho così poco tempo libero che faccio fatica a fare due foto, quindi
“Il fatto che ti chiudi in un ridicolo “discorso chiuso” … ”
quello che trovo ridicolo è perdere tempo per continuare a discutere con un nickname che non mi dice assolutamente nulla. E’ per questo che ti ho chiesto se mi davi un link con qualche tuo lavoro, per conoscere con chi stavo parlando dato che non ti sei nemmeno degnato di firmarti nei commenti. Nel mio sito web ci metto la mia faccia, le mie fotografie e quello che faccio, cerco di essere il più trasparente possibile. Uno che mi viene a sbattere in faccia tutti i suoi anni di studi senza neppure firmarsi, sinceramente non mi invoglia proprio a discutere.
E ancora una volta
“… la dice lunga sulla tua persona … o sul tuo personaggio”
evita certe sparate, impara un po’ di educazione e non farmi più perdere tempo.
Addio 😉
Già, discorso chiuso … ma riflettici …
… il fatto è che se qualcuno scrive complimenti in un sito … allora “l’autore” è felice e contento … ma se qualcuno scrive una critica … allora l’autore delle immagini si “ombra” e non ammette ciò che è sotto l’evidenza di tutti … poi, preferisce chiudere il discorso perché non è in grado di sostenerlo … qualifica bene la persona …
Facevi una figura migliore ad ammettere che ti eri lanciato ERRONEAMENTE a definire come “Street Photography” queste tue immagini che non sono per niente street … eri sulla buona strada quando hai scritto che “non sei molto pratico con questo genere” … bene, non c’è niente di male. Potevi aspettare di essere un po’ più esperto prima di lanciarti in affermazioni sbagliate o potevi semplicemente ammettere che la tua non è street photography. Ti sei invece messo a ribadire che “tu la pensi così” (cosa che non ha senso) e a cercare di ribaltare la questione cercando immagini di chi ti ha fatto la critica.
Il fatto però è che non sono io che ha postato diverse proprie immagini definendole “Street Photography” … sei stato tu … e devi imparare ad accettare le critiche … potrebbero servirti a “crescere” (intendo fotograficamente”).
Il fatto che ti chiudi in un ridicolo “discorso chiuso” … la dice lunga sulla tua persona … o sul tuo personaggio … cerca di avere un po’ più di umiltà … non ti farebbe male.
Come immaginavo … Discorso chiuso.
A presto.
Non è necessario farti vedere qualche mio lavoro, io non posto nulla in Internet, non so se lo sai, ma la legge sulla riservatezza dei dati personali non è uno scherzo e ha riservato molte sorprese a molti fotografi (molto famosi, poco famosi e per niente famosi) e consiglio di stare molto attenti …
… non è necessario anche perchè nelle librerie, ci sono centinaia di libri sui quali puoi farti una cultura sulla street photography (come ti ho già scritto, puoi partire da Cartier Bresson, il più grande).
Sulla tua affermazione “Io non tiro proprio nessun elastico. Semplicemente la penso così, se poi a te non sta bene non posso farci nulla” … cerca di non scadere in affermazioni assurde … tu non sei qualcuno che ha rivoluzionato la fotografia, che ne ha cambiato la storia … e la storia della “Street Photography” è scritta e storicizzata. Ti ripeto che il tuo è solo un futile tentativo di tirarla come un elastico … e non puoi dire “io la penso così” , semplicemente perchè la tua NON E’ STREET PHOTOGRAPHY … nelle tue immagini non c’è una storia, non un aneddoto, non una correlazione … NON C’E’ NIENTE di STREET PHOTOGRAPHY.
Posa per un pò la fotocamera (per questo genere) e leggiti qualche libro … poi riprova.
Io non ho affatto dubbi, studio la Street Photography da decenni e non si tratta affatto di essere schematici o selettivi, si tratta di essere logici e realistici.
Ho scritto che sono rimasto perplesso (non ho scritto che ho dei dubbi) perché proporre ai fruitori una serie di immagini con il titolo “Street Photography ……) senza che nessuna di queste abbia le caratteristiche e le peculiarità di “Street Photography” lascia molto perplesso sulla logica che muove quell’autore.
Il paragone con la fotografia naturalistica non ha senso …
Il fatto poi, che tu scriva frasi come “per me nella street photography ci possono benissimo rientrare questo genere di immagini” mi fa sorridere oltre a a lasciarmi ancora più perplesso su chi scrive. Penso proprio che faresti bene a rileggerti le immagini dei grandi maestri del genere (a partire da Cartier Bresson, il più grande). La “Street Photography” è stata storicizzata e non si può tirare come un elastico per metterci dentro quello che ci fa comodo.
Io non tiro proprio nessun elastico. Semplicemente la penso così, se poi a te non sta bene non posso farci nulla. Sicuramente appena ho un po’ di tempo libero non mancherò di studiarmi meglio qualche fotografo. Dall’alto della tua esperienza decennale hai mi puoi dare un link dovo posso vedere qualche tuo lavoro? A presto.
Mi sono affacciato a questo sito e leggendo questo articolo sulla “Street Photography” sono rimasto molto perplesso, soprattutto per le immagini: sono scatti di reportage urbano, al limite di reportage di viaggio … ma mancano completamente della logica e delle peculiarità caratteristiche della “Street Photography”
Ciao, per prima cosa ti ringrazio per aver passato un po’ di tempo sul mio sito. Non sono riuscito a risponderti subito perché ero fuori Italia (Budapest per la precisione).
Venendo ai tuoi dubbi, io non sarei così schematico e selettivo: premesso che non sono molto pratico in questo genere di fotografie, per me nella “street photopgraphy” possono benissimo rientrare questo genere di immagini, così come i ritratti ambientati o più stretti, piuttosto che scatti da reportage urbano. Così come considero la fotografia naturalistica un contenitore dove convivono diversi generi di immagini: macrofotografia, la classica “figurina”, ritratti ambientati ma anche scatti paesaggistici che ritraggono l’ambiente in cui vive il soggetto.
Sicuramente in futuro dedicherò più tempo a questo genere, che fra le altre cose trovo molto divertente, e vedrai che riuscirò a capire meglio lo spirito della “street photography”.