I miei primi scatti con la Ricoh GR II, la fotocamera ideale per la street photography.
Ho acquistato la Ricoh GR II per praticare un po’ di street photography e avere una macchina fotografica tascabile sempre a portata di mano. Quale fotocamera è più adatta per questo genere fotografico? In realtà non c’è una risposta precisa a questa domanda. L’attrezzatura giusta è quella che conosciamo meglio e con cui abbiamo maggior confidenza. Che sia un ingombrante reflex, una moderna mirrorless, una piccola compatta o l’ultimo smartphone non ha importanza. Ogni sistema ha i sui pregi e difetti. Cercavo una macchina fotografica tascabile da tenere sempre a portata di mano. Ho trovato nella Ricoh GR II un valido compromesso fra qualità e discrezione. Questa piccola fotocamera in commercio dal 2015 è ancora in grado di competere con le moderne macchine digitali? Scopriamolo assieme.
Ho scelto la compatta Ricoh GR II e sono andato a provarla a Berlino.
Essendo iscritto al programma Prime, ho acquistato la Ricoh su Amazon per praticità e il giorno dopo era già nelle mie mani. Non c’era modo migliore per provare la Ricoh GR II che programmare un breve viaggio in Germania. Quali sono i luoghi più adatti dove praticare la street photography a Berlino? La città ha una particolare architettura che alterna vecchi palazzi in stile barocco a edifici ultra moderni, creando un incredibile mix di tradizione e innovazione. Ci sono molti turisti che si mescolano nella vita quotidiana dei suoi quattro milioni di abitanti. Ogni quartiere offre spunti interessanti e c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il brutto tempo mi ha accompagnato per la maggior parte dei giorni con il cielo di un brutto colore grigio plumbeo. Ho dovuto usare spesso ISO alti per compensare la mancanza di luce e avere un’adeguata velocità di scatto per bloccare il movimento delle persone.
Dove praticare street photography a Berlino
Quando visitai Berlino per la prima volta la cosa che mi impressionò particolarmente fu la sua sconfinata grandezza. L’estensione della città è circa nove volte quella di Parigi. Ho passato molto tempo per strada, fotografando la famosa street art di Berlino e cercando qualche spunto interessante grazie ai suoi moderni palazzi. Ho praticato anche la street photography, esplorando le strade e i quartieri della capitale con la Ricoh GR II sempre pronta a scattare. Ho notato che i berlinesi sono piuttosto diffidenti davanti a una fotocamera e tengono molto alla propria privacy. Le leggi sulla street photography in Germania sono molto più restrittive che in altri paesi. Ho notato che, quando i berlinesi hanno un attimo di tempo libero, sono sempre chini a guardare lo schermo del loro smartphone quasi a volersi estraniare dal caos che li circonda. Le stazioni della metropolitana, la U-bahns, e le strade vicine sono ottimi luoghi dove scattare fotografie. Alexander Platz, Checkpoint Charlie, la porta di Brandeburgo, Potsdamer Platz e l’East Side Gallery sono sempre molto frequentati dai turisti e dai berlinesi. Tutti i quartieri sono ottimi per praticare la street photography a Berlino. Ogni luogo ha qualche caratteristica interessante e personaggi degni di essere fotografati. Il momento che preferisco per scattare è il tardo pomeriggio. Quando è bel tempo, il sole basso all’orizzonte crea ombre lunghe e forti contrasti con cui poter giocare.
Veloce, discreta e con un’ottima qualità d’immagine. Queste sono le doti che rendono la Ricoh GR II la compatta ideale per la street photography.
Riprendendo la domanda iniziale, la fotocamera ideale per la street photography dev’essere leggera e discreta, silenziosa e facilmente maneggiabile. Tutte doti che la piccola Ricoh GR II possiede. I suoi pulsanti e selettori sono disposti e pensati in maniera tale da poter gestire tutti i parametri rilevanti con una mano sola. Con la batteria, una scheda di memoria e la pellicola salva schermo, la fotocamera pesa appena 246 grammi. Utilizzarla per un’intera giornata non è per nulla stancante e la si può comodamente riporre nella tasca del giubbotto o dei jeans.
La fotocamera ha un classico design da compatta un po’ retrò, col corpo in lega di magnesio colorato di nero. Gli inserti di gomma antiscivolo assicurano una presa ottimale. Non ci sono loghi appariscenti sul corpo macchina ma solo la scritta “GR” che volendo si può coprire con del nastro adesivo. Le dimensioni ridotte della Ricoh GR II aiutano il fotografo a passare inosservato nella maggior parte dei casi. L’utilizzo di una macchina fotografica poco appariscente evita che le persone si blocchino guardando intimorite l’obiettivo. Ho disattivato l’illuminazione della spia di accensione e la luce guida dell’autofocus per essere il più discreto possibile. Un’altra utile caratteristica di questa fotocamera è che l’otturatore produce un suono quasi impercettibile al momento dello scatto.
L’incredibile obiettivo della Ricoh GR II
La Ricoh GR II monta una lente con lunghezza focale pari a 18,3 mm f\2.8 che, accoppiata al sensore APSC, corrisponde a un 28mm nel pieno formato. L’obiettivo è famoso per la grande qualità ottica: è composto con sette lenti di cui due asferiche. Non è uno di quegli obiettivi dal timbro speciale, come lo sono alcune lenti Leica o Canon. E’ semplicemente un’ottica che si avvicina alla perfezione, producendo immagini dettagliate e con uno splendido micro contrasto. Tutto questo è possibile anche grazie al suo sensore CMOS in formato APSC da 16,2 megapixel senza filtro anti-aliasing. Questa particolare accoppiata regala immagini molto nitide e tridimensionali.
L’obiettivo è molto piccolo. A fotocamera spenta rientra completamente nel corpo macchina. Questo contribuisce a ridurre gli ingombri e rendere la Ricoh GR II ancora più maneggevole. Anche con la compatta accesa e l’obiettivo completamente esteso le dimensioni sono comunque molto contenute. Col diaframma impostato a f\2.8 il centro del fotogramma è nitido ma gli angoli sono leggermente morbidi. Chiudendo a f\8 si ottiene una nitidezza impressionante su tutto il fotogramma. L’aberrazione cromatica è praticamente inesistente. Nelle foto che ho scattato non mi è mai capitato di notarla. La mancanza del filtro anti-aliasing aumenta il rischio d’incorrere nell’effetto moiré fotografando trame particolarmente fitte.
L’autofocus
L’autofocus è veloce e preciso in condizioni di luce ottimali. Tuttavia quando la luce scarseggia ha problemi ad agganciare il soggetto e molte volte sbaglia il punto di fuoco. Ho notato un leggero ritardo fra la pressione del pulsante di scatto e l’attivazione dell’otturatore. Selezionando nel menù la funzione “alta velocità” le prestazioni migliorano leggermente. Scattare con la piccola compatta diventa molto più semplice e veloce utilizzando l’impostazione “snap focus“. Sostanzialmente questa modalità permette di lavorare in iperfocale o col sistema zonale, evitando i ritardi e gli errori del modulo autofocus.
Un’altra interessante funzione di questa fotocamera è il collegamento via Wi-Fi al mio iPhone 7. In questo modo, non solo è possibile avere accesso alle foto appena scattate, ma si può controllare a distanza la fotocamera. Non ho ancora provato questa funzione ma pilotare la fotocamera con lo smartphone può sicuramente tornare utile in alcune situazioni.
La batteria
La Ricoh GR II non ha un mirino ottico. Per comporre l’inquadratura bisogna usare il display posteriore da tre pollici. Questo porta a un grosso consumo di energia e la durata della batteria ne risente negativamente. Per ovviare a questo inconveniente ho acquistato altre due batterie Pantona, che porto sempre con me quando esco. In un giorno solo sono riuscito addirittura a scaricarne due! Le batterie compatibili sono più economiche di quelle originali ma durano anche di meno. Per la Ricoh GR II tre batterie sono l’ideale per stare tranquilli durante tutta un’intera giornata di scatti. Per proteggere il display posteriore ho comprato anche una pellicola protettiva.
Giocare col 28mm
Utilizzare al meglio i grandangoli, soprattutto nella street photography, è molto difficile. Per riempire il fotogramma bisogna avvicinarsi tantissimo al soggetto da riprendere. Per questo molti fotografi preferiscono la focale 35 mm. Collocare correttamente il soggetto all’interno dell’inquadratura è la sfida più difficile perché nella fotografia di strada si svolge tutto molto velocemente. Abituato ad usare il Summilux 35mm sulla Leica M6 o adattato sulla Sony A7II, all’inizio mi sentivo un po’ spaesato, quasi intimidito dal fatto che dovevo avvicinarmi molto al soggetto da fotografare. Devo fare ancora tanta pratica per sfruttare al meglio il 28mm della Ricoh GR II.
Con una lente da 28mm la visuale è piuttosto ampia e bisogna prestare particolare attenzione agli elementi di disturbo che possono comparire ai bordi dell’immagine. Berlino è una città molto affollata e capita di continuo che qualche persona entri di colpo all’interno dell’inquadratura. La focale di 28mm ha il pregio di poter sperimentare riprese diverse dal solito. Fotografare dal basso verso l’alto per esempio può fare la differenza tra un’immagine drammatica e una banale. Un angolo di campo così ampio consente inoltre di giocare con le linee e le forme geometriche di edifici, muri e strade. Il limite è solo la fantasia e la voglia di creare qualcosa di diverso.
Quali impostazioni uso con la Ricoh GR II
Nella mia ultima visita a Berlino ho sperimentato un paio di metodi per utilizzare la piccola compatta. Il primo consiste nell’impostare la modalità “program”, ISO 1600, messa a fuoco sul punto centrale e lasciare che la macchina pensi all’accoppiata tempo\diaframma. Se la luce lo permette abbasso il valore degli ISO per migliorare la qualità dell’immagine. Mi sono trovato abbastanza bene ma il rischio di avere un tempo di scatto inadeguato a bloccare il movimento del soggetto è sempre in agguato. Il secondo metodo che ho sperimentato è stato quello di impostare lo “sanp focus” a una distanza di un metro, diaframma f/5,6 e il tempo di scatto variabile fra 1\1000 e 1\320 di secondo. Gli ISO li ho fissati sempre a 1600, salvo abbassarli in condizione di luce ottimale. Scatto in RAW ed elaboro le foto con Lightroom, Photoshop o Luminar (nel sito di Skylum potete scaricare la versione di prova). Mi diverte molto sviluppare le foto in bianco e nero molto contrastato. E’ un metodo di elaborazione estrema che lascia poco spazio alle tonalità grigie.
La Ricoh GR II è una compatta portentosa progettata per la street photography
Non sono molto pratico nel genere fotografico della street photography. Devo allenare l’occhio per riconoscere subito potenziali situazioni interessanti e per non lasciarmi sfuggire l’attimo giusto. L’ho capito mentre fotografavo utilizzavo per la prima volta con la Ricoh GR II. Ho notato che il più delle volte mi accorgevo di una particolare scena o di una situazione interessante subito dopo che questa era già avvenuta. Il mio cervello non è riuscito ad anticipare il momento giusto per scattare, ma l’ha elaborato in ritardo. Ci vuole allenamento per non vagare inutilmente delle ore in giro per strada con risultati insoddisfacenti. Fotografare solo i soggetti che ci vengono incontro frontalmente alla lunga risulta poco appagante. Non bisogna mai lasciarsi trasportare dallo sconforto o dalla frustrazione dei primi fallimenti ma perseverare costantemente nella pratica. La street photography è un genere molto difficile. Per ottenere risultati degni di nota ci vuole tanto allenamento e faccia tosta.
Sono contento perché finalmente ho trovato una fotocamera discreta e dalle buone qualità. Poche volte le persone hanno notato questa piccola e anonima compatta scattare foto. Le sue ridotte dimensioni mi consentono di portarla sempre con me. La Ricoh GR II consente riprese veloci e accurate, con una qualità d’immagine elevata. Quando non serve, riesce a stare nella tasca posteriore dei jeans pronta all’uso. Che cosa chiedere di più a una piccola compatta?
Purtroppo ci sono anche i contro
Come tutte le fotocamere anche questa Ricoh GR II non è esente da difetti e il progetto inizia a risentire del peso degli anni. Il sensore ha soli 16 megapixel. Un nuovo sensore da 24 megapixel consentirebbe, legato a un nuovo processore d’immagine, una miglior qualità e la possibilità di eseguire ritagli più spinti. Di conseguenza migliorerebbero anche le prestazioni utilizzando alti valori ISO. Con l’attuale sensore il limite per le immagini a colori è 800, al massimo 1600. Se intendiamo convertire l’immagine in bianco e nero allora è sfruttabile anche a ISO 3200. Oltre l’immagine degrada troppo col rischio di essere inutilizzabile. Manca la stabilizzazione che aiuterebbe in situazioni di luce scarsa e tempi di scatto lunghi. Il problema della polvere che entra e si deposita sul sensore alla fine è piuttosto preoccupante poiché smontare la compatta per pulirla non è un’operazione semplice. Un corpo tropicalizzato risolverebbe definitivamente il problema. Oltre a non avere di serie un mirino ottico, manca anche il touch screen e lo schermo posteriore non è basculante.
Aggiornamento Ricoh GR III
Finalmente è uscita la nuova Ricoh GR III che apporta numerose migliorie rispetto al modello precedente e risolve molti dei “contro” sopra menzionati. Sembra però che i primi modelli soffrano di problemi di progettazione. La commercializzazione della Ricoh GR III è stata momentaneamente sospesa per risolverli. Per questo motivo il prezzo della Ricoh GR II non è ancora calato come ci si aspettava.
[su_note note_color=”#ffffed”]Cosa usi per i tuoi scatti di street photography? Lascia un commento sul tipo di fotocamera o sulla tua lunghezza focale preferita![/su_note]
Mimmo mi scrive per mail: “ Buongiorno
Prima di tutto complimenti per il suo sito. Ho letto la prova della Ricoh GR, le volevo chiedere se l’assenza dello zoom ottico è un grosso limite e se i migliori smartphone oggi riescono a competere. Personalmente uso una Canon s110 e devo dire che l’unica motivazione di usarla rispetto al mio iPhone 8 sta nella presenza di un zoom ottico 5x e dei controlli manuali. Tuttavia sto cercando un’altra piccola per un upgrade.
Cordiali saluti
Mimmo.”
Ciao Mimmo,
La Ricoh GR II (e ora la GR III) è una gran compatta in grado di sfornare immagini straordinarie. Il limite della GR II è la tenuta ad alti ISO: secondo me 800 per colore e 1600 per bianco e nero. E’ una macchina discreta – quasi invisibile – dimensioni contenute e silenziosa. La mancanza dello zoom ottico ti spinge a ragionare meglio sulla foto e a entrare nel vivo della scena. Io personalmente non ho mai amato gli zoom ottici.
Rispetto a ogni moderno smartphone ha il vantaggio di avere il sensore più grande e di non avere il filtro anti aliasing. Il vantaggio dello smartphone è quello di averlo sempre a portata di mano senza avere attrezzatura aggiuntiva.
La scelta è molto soggettiva. Sicuramente non rimarrai deluso dalla Ricoh, reputata da molti una delle migliori fotocamere da Street photography. Ma la scelta spetta solo a te e al tuo modo di fotografare. Io l’ho venduta solo per razionalizzare la mia attrezzatura.
Per spezzare una lancia a favore degli smartphone ti dico questo: in questi giorni sono in Abruzzo con una cucciola di neanche cinque mesi. Quando esco ho con me parte dell’attrezzatura Sony e la cagnolina al guinzaglio. In questo caso mi riesce meglio fotografare con lo smartphone – per questione di comodità – che usare le mirrorless Sony.
Come ti dicevo è una scelta molto personale, che va valutata attentamente in base al tuo genere fotografico e al tuo modo di fotografare.
A presto.
Buongiorno. Alla fine il problema della polvere si è presentato? Grazie
Ciao, per adesso ancora nessun problema. Incrocio le dita!