Fotografare la Luna potrebbe sembrare molto semplice, ma in realtà bisogna tener conto di diversi fattori per ottenere una bella immagine suggestiva. La fotografia astronomica prevede l’utilizzo di telescopi abbinati a webcam o sensori CCD, oltre all’uso di tecniche di scatto complesse e lunghe sessioni di post produzione. I teleobiettivi per le reflex non sono proprio lo strumento ideale per riprendere la volta celeste ma consentono agli appassionati di fare pratica con l’astro fotografia.
Ovviamente la Luna è l’oggetto celeste più fotografato e per riprenderla adeguatamente non servono attrezzature costose. Inoltre, essendo l’unico satellite della Terra, è l’oggetto più luminoso del cielo notturno ed è estremamente facile da individuare grazie alle sue dimensioni. Nonostante tutto non è così semplice da fotografare la Luna e ci sono alcuni problemi da risolvere.
- Prospettiva: il momento migliore per fotografare la Luna è quando appare bassa sull’orizzonte. Appena sorta sembra più grande ed è ancora poco luminosa. Collocare elementi noti all’interno dell’immagine, come una montagna o la linea del mare, aiuta a enfatizzare il risultato finale. La luna ripresa con un obiettivo di corta focale è molto più piccola di quanto appare in realtà. Usando focali più lunghe e schiacciando i piani invece risulta più grande.
- Esposizione: la misurazione valutativa non è adatta per fotografare la Luna in quanto l’esposimetro viene ingannato dall’ampia parte scura del cielo e cerca di compensare sovraesponendo la Luna. E’ meglio esporre SPOT sul satellite e regolare l’esposizione di conseguenza.
- Messa a fuoco: affidarsi alla messa a fuoco automatica il più delle volte porta ad avere delle foto fuori fuoco. Meglio quindi affidarsi alla messa a fuoco manuale utilizzando il live view. Non bisogna neanche fare affidamento sul simbolo dell’infinito impresso sul barilotto, molto spesso la scala delle distanze impressa sull’obiettivo è poco accurata e l’infinito è prima del relativo simbolo.
- Appoggio stabile: è fondamentale un buon supporto per evitare il micromosso che con i teleobiettivi è sempre in agguato. Un cavalletto stabile e un telecomando sono indispensabili per eliminare ogni tipo di vibrazione. In mancanza del telecomando è consigliabile usare l’autoscatto.
- Seeing: in sostanza è la condizione di osservazione condizionata da diversi fattori. L’inquinamento luminoso, il tasso di umidità, la strumentazione usata e le condizioni meteo sono solo alcuni dei fattori che influenzano la visibilità del cielo notturno.
Ci sono poi fenomeni che coinvolgono lo spettatore molto di più che una classica foto alla Luna piena: le congiunzioni o le eclissi sono ottime occasioni per creare scatti diversi e affascinanti.
L’eclissi lunare è un fenomeno lento e avviene quando la Terra si trova fra il Sole e la Luna, proiettando sul satellite un cono d’ombra. Al contrario di quella solare, guardare la Luna durante un’eclissi non mette in pericolo gli occhi ed è molto più facile da fotografare. Per riprendere tutta la durata dell’eclissi è necessario eseguire molti scatti, con esposizioni sempre differenti. Essendo un evento piuttosto raro, meglio scattare il più possibile e una volta scaricate le foto nel computer, decidere con calma quali eliminare.
C’è una regola da utilizzare per fotografare la Luna: consiste nell’usare un’apertura del diaframma f/11, tempo di scatto pari a 1/100 di secondo e ISO 100. Ovviamente non è una regola da seguire alla lettera perché il risultato finale è influenzato da troppi fattori. Queste impostazioni sono comunque una buona base di partenza, da modificare secondo le situazioni.
Un’altra questione è fotografare un paesaggio notturno con la Luna. In pratica è impossibile perché esponendo per la Luna il paesaggio viene troppo scuro, viceversa impostando la giusta esposizione per il paesaggio la Luna risulta troppo sovraesposta, un disco bianco senza dettagli. E’ quindi consigliabile fotografare la luna inserita nel paesaggio poco dopo il suo sorgere, quando la differenza di luminosità rimane entro 3/4 stop di differenza.
Per fotografare la Luna serve un teleobiettivo con focale minima di 300/400mm. Inizialmente usavo il Canon 100-400 Lis alla massima lunghezza focale su reflex con sensore APS-C, ma con risultati insoddisfacenti perché la sua nitidezza a 400mm non è il massimo. Dopo aver sostituito il tele-zoom con il Canon 300mm f/2.8 il risultato è migliorato: usando il supertele su reflex full-frame combinato con i due teleconverter 2x e 1.4x in cascata la qualità finale dell’immagine è ancora molto elevata. Per i dettagli dei crateri lunari invece serve necessariamente un telescopio: il metodo più semplice e veloce è quello di montare a fuoco diretto la reflex tramite anello adattatore T2.
Ho provato a realizzare più scatti e ad unirli con la tecnica dell’HDR e qualche miglioramento si nota nelle aree dove il contrasto è più elevato. Tu che ne pensi?
grazie
Sonia
Ciao Sonia, sicuramente un buon HDR non troppo spinto può aiutare in situazioni difficili per compensare i limiti di gamma dinamica dei sensori digitali. Sinceramente non ho mai provato ad usarlo per questo tipo di foto. Lo uso a volte nelle foto di paesaggio e sempre in maniera poco invasiva.
A presto.