La grande struttura dell’ex consorzio agrario abbandonato si affaccia sulla sponda sinistra del canale Candiano a Ravenna.
L’ex consorzio agrario abbandonato è stato un importante avamposto industriale situato lungo la Darsena di Ravenna, assieme ad altri importanti esempi di archeologia industriale. La darsena di Ravenna inoltre è un ottimo luogo dove ammirare diverse opere di street art. La grande struttura in forte degrado fornisce occasionalmente alloggio a senza tetto e spacciatori. È difatti sgomberata di tanto in tanto dalle forze dell’ordine. Come ho spiegato nell’articolo “Urbex, il fascino dell’esplorazione urbana” non è molto prudente esplorare un posto simile in solitaria.
L’indotto agricolo è sempre stato una delle principali attività economiche del ravennate. Nella seconda metà del 1900 aumenta il lavoro e sulle sponde della darsena nascono importanti aziende. Gran parte dell’ex consorzio agrario fu distrutta durante la guerra ma, dopo la seconda metà degli anni cinquanta con nuove leggi a favore dell’agricoltura, l’area fu interamente ricostruita e ampliata.
Allo stesso tempo però cambiano le esigenze commerciali ed è promosso lo sviluppo di un porto più grande. Quest’operazione segna il destino della darsena di Ravenna, con le attività che sono progressivamente spostate nel nuovo porto.
La darsena si popola così di edifici industriali dismessi e totalmente abbandonati. E’ in atto un progetto di riqualificazione della zona, salvaguardando i vecchi siti d’importanza storica e industriale del ravennate, come l’ex consorzio agrario abbandonato. Purtroppo i costi di bonifica del vecchio patrimonio industriale che si affaccia sulla darsena sono molto elevati, soprattutto a causa delle dimensioni consistenti della zona da riqualificare.
Purtroppo ora questo grande complesso è abbandonato e lasciato a se stesso in attesa di un’improbabile riqualificazione. Ho girato in tutta tranquillità all’interno dell’ex consorzio agrario abbandonato di Ravenna, senza incontrare ospiti indesiderati.
Nel grande piazzale davanti al consorzio ho anche fatto decollare il drone anche se, come spiego nell’articolo “Fotografia aerea con i droni“, non sarebbe permesso volare nei centri abitati. Con un po’di buon senso, perché ero lontano da case o altre proprietà private, ho alzato in aria il drone giusto il tempo di scattare un paio di fotografie.