Afidi, formiche e coccinelle. Una simbiosi veramente unica collega questi tre insetti.
Gli afidi sono minuscoli insetti parassiti che infestano da inizio primavera fino all’autunno piante da orto e da giardino. Tutti gli anni gli agricoltori e gli appassionati di pollice verde sperimentano i metodi più diversi per debellare questi minuscoli esseri. C’è anche chi vive in simbiosi con loro traendo grossi benefici e chi se ne ciba, trasformandosi in un pesticida naturale.
Gli afidi sono di piccole dimensioni, pochi millimetri, e ne esistono di diverse specie fra cui anche esemplari alati. L’apparato boccale ha una duplice funzione che permette loro di perforare le parti più tenere delle piante – germogli, foglie e rami – e allo stesso tempo estrarre la preziosa linfa di cui si nutrono. Gli afidi producono melata, un escremento zuccherino che diventa un ricco nutrimento per diversi insetti, fra cui le formiche. Come accade spesso in natura, due specie diverse traggono benefici l’una dall’altra creando una perfetta simbiosi. Le formiche difendono gli afidi da altri insetti predatori attirati della melata.
Generalmente la piaga degli afidi si combatte a colpi di pesticida, ma l’agricoltura biologica ha adottato un altro metodo: le simpatiche coccinelle si sono rivelate delle tremende e agguerrite sterminatrici di afidi!
Le larve delle coccinelle lunghe pochi millimetri devono divorare una gran quantità di afidi per crescere e diventare adulte, dopo che la larva ha compiuto quattro mute e passato la fase di pupa.
Il Myzus persicae è identificato come il parassita più pericoloso del Pesco ed è uno dei più letali. Oltre a sottrarre nutrimento alla pianta che lo ospita, causa gravissimi danni:
- Immette all’interno dei vasi conduttori delle piante numerosi virus che provocano alterazioni e mutazioni di foglie e frutti;
- La formazione delle galle causa la necrosi dei tessuti della pianta;
- La linfa in eccesso viene espulsa sotto forma di melata che scivola lungo la foglie, soffocandola;
- La melata si trasforma in una lente, provocando bruciature sulle foglie;
- La melata contribuisce alla formazione di fumaggini, dei funghi saprofiti che ostacolano l’attività fotosintetica della pianta.